L’alluce rigido è una patologia degenerativa a carico dell’articolazione dell’alluce. Il disturbo è sostenuto da un processo artrosico che determina dolore durante la deambulazione, gonfiore e formazione di osteofiti.
L’articolazione dell’alluce risulta essere dolorosa, limitata dal punto di vista del movimento e deformata.
Si manifesta principalmente nei maschi e interessa spesso entrambi i piedi.
Si tratta di una patologia che tende ad acutizzarsi con il passare del tempo, soprattutto nel caso in cui si tardasse troppo ad iniziare i trattamenti consigliati dal centro ortopedico.
Come l’alluce valgo, interessa localmente la mobilità delle dita del piede ed in maniera più estesa la postura e la deambulazione. Ma cos’è e come si cura?
Alluce rigido: le cause
Non si conosce una causa specifica per l’insorgenza dell’alluce rigido.
Uno dei fattori predisponenti principali dell’alluce rigido è l’artrosi. Il processo artrosico causa un assottigliamento delle cartilagini articolari che vengono sostituite da nuovo tessuto osseo (osteofiti) che limitano il movimento dell’alluce. Con il progredire del processo artrosico insorge dolore fino ad arrivare al blocco totale dell’articolazione dell’alluce.
Un altro fattore può essere un evento traumatico che crea una frattura, dove poi il rimodellamento osseo avviene in modo scorretto e si creano osteofiti che vano a bloccare l’articolazione.
Alluce rigido: i sintomi
I sintomi principali sono dolore e limitazione della funzionalità dell’alluce. La limitazione funzionale provoca un sovraccarico sulle altre dita che porta alla formazione di metatarsalgie e dita in griffe. I pazienti affetti da alluce rigido spesso lamentano dolore e difficoltà di movimento dell’alluce in una fase iniziale seguito da pronazione. Successivamente, il dolore potrebbe comparire anche a riposo ed essere accompagnato da piccole escrescenze ossee sul dorso del piede. La malattia diventa più invalidante senza trattamenti tempestivi e potrete arrivare a sperimentare dolori alla pianta del piede e al ginocchio, fino ad avere difficoltà nella deambulazione.
Come raggiungere la diagnosi
È impossibile effettuare una diagnosi autonoma senza conoscenze proprie di uno specialista, pertanto vi consigliamo di recarvi in un centro ortopedico specializzato per una consulenza con un ortopedico podologo nel caso in cui stiate sperimentando alcuni dei sintomi sopra citati.
L’ortopedico podologo effettuerà la diagnosi tramite palpazione del piede dove si va ad indagare il range articolare dell’alluce oppure viene eseguita tramite radiografia in carico.
Alluce rigido: le cure e il trattamento
La terapia per la cura dell’alluce rigido è spesso di tipo conservativo, mirata a trattare la patologia e le altre deformità/atteggiamenti che può aver provocato nel piede.
Per scaricare l’articolazione è molto importante evitarne la flessione ma avere comunque un piede funzionale. L’alluce infatti è il deputato nella fase finale del passo a dare la propulsione. Quando questo è limitato si ha un deficit nella propulsione.
In questi casi, la scarpa avrà una suola rigida a barchetta proprio per aiutare lo svolgimento del passo senza flettere l’alluce.
Il plantare invece avrà sotto il primo raggio un inserto in carbonio o materiale rigido in modo da evitare la flessione dell’alluce e assistere la propulsione nella fase finale del passo.
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