Sindroma pronatoria: cos’è
La sindrome pronatoria è caratterizzata da un insieme di sintomi conseguenti ad una conformazione del
piede non fisiologica.
Le caratteristiche principali di questa sindrome sono la riduzione dell’altezza della volta plantare e valgismo
eccessivo a carico del retropiede. Questa conformazione del piede ha ripercussione anche nell’arto
inferiore, perché riducendosi l’arco plantare si verifica un’introrotazione degli arti inferiori che può causare valgismo di ginocchia e dolore nella zona lombare della schiena. Inoltre da un punto di vista biomeccanico, un’errata conformazione del piede porta ad uno sviluppo del passo non fisiologico che va a caricare eccessivamente alcune strutture del piede portando alla formazione di tendinopatie.
Come correggere?
Nel caso di sindrome pronatoria nell’adulto non si può parlare di “correzione”, la correzione vera e propria si può ottenere solo nei bambini fino a fine maturazione ossea, nell’adulto si tratta di “contenimento”, ossia attraverso correzioni sul plantare si cerca di mettere in asse il piede in modo da alleviare sintomi dolorosi ed evitarne il peggioramento della pronazione.
Diagnosi della sindrome pronatoria
La diagnosi è visiva e viene effettuata da un medico ortopedico. Questo può eventualmente prescrivere
indagini strumentali per valutarne il grado di pronazione e le strutture coinvolte. Può risultare molto utile nella diagnosi e nella determinazione della sua biomeccanica anche un’analisi del passo disponibile presso la nostra struttura.
Trattamento
La maggior parte delle volte il trattamento è conservativo e consiste nella scelta di calzatura adeguata e nel trattamento mediante un’ortesi plantare.
La calzatura è importante che abbia un retropiede rigido in modo da contenere al meglio il retropiede. Il plantare consigliato per questa patologia è quello su calco in modo da poter andare a sostenere in modo preciso specifiche strutture dell’arco plantare.