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Spina calcaneare: diagnosi e cause

Cos’è la spina calcaneare

La spina (o sperone) calcaneare, è una protuberanza ossea anomala che si sviluppa nella parte posteriore o inferiore del calcagno.
La spina calcaneare inferiore risiede a livello del punto d’inserzione della fascia plantare. In questi casi è
spesso associata anche una fascite plantare.
La spina calcaneare posteriore risiede a livello dell’inserzione del tendine di Achille. In questi casi è spesso associata un’infiammazione al tendine di Achille.

Cause della spina calcaneare

La causa della formazione della spina calcaneare è la lesione a carico di un tendine o un muscolo del piede. Infatti, se i tendini sono sottoposti a tensione anomala, il nostro corpo per rispondere a questo stimolo, comincia a depositare sali di calcio per rinforzare la posizione naturale e per ripristinare l’equilibrio originale.

POSSIBILI FATTORI DI RISCHIO

  1. Correre su superfici molto dure
  2. Utilizzo di scarpe inadatte
  3. Sovrappeso
  4. Invecchiamento
  5. Conformazione anomala del piede, che porta anche ad uno schema del passo alterato

Sintomi della spina calcaneare

Essendo questa formazione con bordi taglienti e irregolari, i sintomi provocati sono:
– Dolore intenso
– Sensazione di puntura continua
I sintomi sono accentuati nel momento in cui si va in carico sul piede.

Il trattamento

Per la diagnosi è sempre bene rivolgersi ad un medico che attraverso esami strumentali accerta la presenza della spina calcaneare.
Presso la nostra struttura è possibile rivolgersi ad un podologo o a dei tecnici ortopedici che attraverso test manuali palpatori ed esami strumentali quali (gait analisi) riusciranno ad individuare la zona dolente. In questi casi il trattamento è prevalentemente conservativo e consiste in calzature adatte e ortesi plantare.
La calzatura consigliata è una calzatura con una suola ammortizzata, oppure con un leggero tacco, in modo da anteriorizzare maggiormente il carico e toglierlo in questo modo dal calcagno.

Il plantare per questo tipo di problematica è tendenzialmente un plantare su misura, in modo che si vada a scaricare con precisione la zona dolente. Lo scarico viene realizzato in materiale morbido e shock absorber in modo che durante il passo, gli urti con il terreno vengano completamente ammortizzati e quindi viene eliminato il dolore provocato dalla pressione della spina contro i tessuti.

Bacino asimmetrico

Dismetria degli arti inferiori: possibile causa di bacino asimmetrico

La dismetria degli arti inferiori (o bacino asimmetrico) è un’alterazione della posizione fisiologica del bacino che determina un sovraccarico in altre strutture. In questa condizione alcune articolazioni, muscoli e legamenti sono bloccati e determinano una traslazione di tutto il bacino.

Le cause

Le cause dell’asimmetria e rotazione del bacino sono molteplici e si manifestano in qualsiasi età a
prescindere dal sesso.
Tra le principali cause ritroviamo:

  1.  Parto
  2. Muscoli più contratti da una parte del corpo
  3. Postura scorretta
  4. Alterazioni all’articolazione temporo-mandibolare
  5. Traumi

I sintomi


Non è detto che un bacino storto provochi sempre una sintomatologia dolorosa. Dal punto di vista
biomeccanico però è molto importante trattarlo in quanto un bacino disallineato provoca una sofferenza delle vertebre lombari e sacroiliache, inoltre durante la deambulazione è presente una grossa limitazione, per cui non funzionando correttamente le strutture ad esso collegato vanno in sofferenza.
I principali sintomi che si possono presentare sono quindi:

  1. Dismetria degli arti inferiori
  2. Carico maggiore sulle articolazioni
  3. Sovraccarico e alterazione della colonna vertebrale (che può sfociare in ernie o scoliosi)
  4. Artrosi
  5. Infiammazioni e dolori cronici

La diagnosi

La dismetria non è facile da diagnosticare. Dipendendo da tre elementi diversi (anca, ginocchio e articolazioni), la composizione degli arti inferiori è di per sé variabile nella lunghezza complessiva dell’arto. La leggera differenza, quindi, è da prassi o causa di altre patologie come piede valgo, ginocchio valgo e bacino asimmetrico.

Per individuare una reale dismetria e un eventuale presenza di asimmetria nel bacino è necessario il supporto di esami specifici come radiografia o esame baropodometrico, nonché l’osservazione obiettiva sia in posizione eretta che seduta per individuarne la fonte. Qualora il bacino in seduta non fosse allineato sarebbe fonte della dismetria, viceversa, quest’ultima potrebbe provenire dalle gambe.

 

Trattamento

Per quanto riguarda il trattamento conservativo, esso prevede di compensare il dislivello che si è creato
mediante l’utilizzo di rialzi o plantari. In questo modo si compensa il dislivello e si riequilibra quindi la
postura e quindi il corretto funzionamento delle articolazioni. Molto utile in questo trattamento è il
trattamento fisioterapico.

Qui trovi tutti i nostri riferimenti per contattarci: potrai telefonarci per richiedere informazioni e potrai trovarci presso le nostre due sedi – Viale del Piave, 201 25123 Brescia (BS) oppure Via Milano 164/Z  25127 – Brescia (BS). Ti aspettiamo! 

Supinazione del piede

supinazione del piede immagine

Supinazione del piede: cos’è? 

Un piede supinato è un piede caratterizzato da plantarflessione, intrarotazione e inversione, ossia che
appoggia maggiormente sul lato esterno del piede.
Se viene eseguito un esame del passo si noterà come l’appoggio al terreno sia prevalentemente sull’esterno del piede e solitamente si presenta insieme ad un’inversione del calcagno.

Il piede solitamente supina durante alcune fasi del passo, nelle fasi in cui il piede serve che diventi una leva rigida per la propulsione; tuttavia se la supinazione persiste si andranno a stressare le strutture del piede.

Un piede atteggiato in supinazione può non presentare sintomi, ma a lungo andare la rigidità causata da
questa conformazione del piede può predisporre ad una maggior insorgenza di infiammazioni, traumi
distorsivi, sindromi della bandeletta ileo-tibiale, ginocchia vare.

Come trattare un piede supinato

La supinazione si può correggere nel bambino fino a fine maturazione ossea tramite l’utilizzo di plantari
ortopedici correttivi. Nell’adulto invece il plantare non “corregge” in maniera definitiva, ma indossando i plantari si riesce a riallineare il retropiede e riequilibrare l’appoggio in modo da distribuire al meglio le forze al suolo e avere una funzionalità normale da parte del piede e delle strutture ad esso correlate.

Vuoi avere maggiori informazioni sui nostri plantari su misura? Chiamaci o contattaci qui.

 

Tallonite nei bambini

Tallonite infantile 

Tallonite: ne avrete sicuramente sentito parlare (e molti ne avranno probabilmente sofferto). Partiamo dicendo che la tallonite è un dolore acuto che si manifesta sul calcagno. La tallonite infantile è una tipologia di tallonite che colpisce principalmente i bambini tra gli 8 e 9 anni e tra i 13 e 14
anni, ed è associata ad una patologia della crescita.

Possibili cause della tallonite nei bambini 

Questa tipologia di tallonite insorge a causa della crescita più veloce della tibia rispetto al muscolo tricipite; questo porta in tensione l’inserzione distale del tricipite e quando il bambino pratica attività fisica avverte un dolore intenso e lancinante che può arrivare a protrarsi anche per tutta la giornata.

E’ importante diagnosticare e intervenire tempestivamente su questa patalogia, in primis per non arrecare ulteriore danno e per limitare il dolore. Inoltre, se questa patologia viene trascurata, in età adulta può formare speroni calcaneari oppure può portare all’insorgenza del morbo di Haglund.

Trattamento

Solitamente è sufficiente trattare la tallonite mediante una scarpa con un leggero tacco o un rialzo interno alla scarpa stessa. Agendo in questo modo si va a togliere tensione dal tricipite e si sposta il carico maggiormente sull’avampiede rispetto alla
zona infiammata.

 

Scarpe su misura per ogni tipo di esigenza sono disponibili presso il nostro centro ortopedico: non esitare a contattarci per ulteriori informazioni. Ci trovi a Brescia presso le nostre sedi in Viale del Piave, 20125123 – Brescia (BS) e in Via Milano 164/Z 25127 – Brescia (BS). 

Calcagno valgo: cos’e e cosa fare

analisi e cura del calcagno valgo a Brescia, centro ortopedico sanitaria bresciana

Calcagno valgo

Si parla di “retropiede valgo” quando il calcagno sembra cedere verso l’interno. Questo assetto patologico implica che se il calcagno cede verso l’interno, la sua base è rivolta verso l’esterno. Il piede caratterizzato da questa conformazione del retropiede ha uno scompenso sia nella fase di appoggio statico ma soprattutto nella fase di propulsione dinamica.

Possibili cause del calcagno valgo

Le cause che portano all’insorgenza di questa problematica possono essere: 

  1. Congenite, ossia presenti dalla nascita
  2. Post-traumatiche rare, a seguito di fratture della tibia distale
  3. Secondarie a situazioni di tipo neurologico, dove viene colpita la muscolatura e i legamenti

Sintomi

Questo scompenso può determinare dolore durante la deambulazione in quanto il carico non viene distribuito in maniera corretta e può provocare anche valgismo delle ginocchia e quindi un sovraccarico sul ginocchio stesso. 

Il trattamento 

Il medico prima di decidere il trattamento ne valuta la correggibilità.
Il trattamento conservativo prevede l’associazione di specifici esercizi fisioterapici all’utilizzo di scarpe e
plantari. La scarpa come caratteristica tecnica deve avere un contrafforte rinforzato in modo da riuscire a contenere e controllare meglio il retropiede. Il plantare sarà costruito in modo che sotto il calcagno venga applicato un cuneo mediale antipronante: in questo modo si riesce a verticalizzare il calcagno e farlo lavorare in asse anche in dinamica.

Dubbi su questa patologia o sul suo trattamento? Presso il nostro centro troverai tecnici ortopedici specializzati, pronti a rispondere ad ogni tua domanda. Contattaci per avere maggiori informazioni e vieni a trovarci nelle nostre sedi di Brescia. 

Dolore ai piedi causato dai tacchi alti: come evitarlo?

I tacchi alti sono sicuramente bellissimi da vedere e certe donne non possono farne a meno, ma per molte i tacchi rappresentano una vera e propria tortura, soprattutto se dovuti indossare per più ore. Quali sono quindi i consigli per evitare il dolore ai piedi – o per lo meno renderlo il più sopportabile possibile? Sembrerà eccessivo, ma se non siamo abituate a portare tacchi alti e ci aspetta una giornata in cui dovremo indossarli per ore e ore, la sera prima è cruciale preparasi al “grande giorno” con un pediluvio con bicarbonato ed un massaggio con una crema rilassante. Per tutte le volte che andate in palestra, preparate la pianta del piede, le caviglie ed i polpacci con degli esercizi appositi – fra l’altro sono esercizi che si possono eseguire anche in casa, quindi non ci sono scuse per non farli.

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Sindrome pronatoria: cos’è e quali sono le conseguenze

visita ortopedica presso Centro Ortopedico Sanitaria Bresciana

Sindroma pronatoria: cos’è 

La sindrome pronatoria è caratterizzata da un insieme di sintomi conseguenti ad una conformazione del
piede non fisiologica.
Le caratteristiche principali di questa sindrome sono la riduzione dell’altezza della volta plantare e valgismo
eccessivo a carico del retropiede. Questa conformazione del piede ha ripercussione anche nell’arto
inferiore, perché riducendosi l’arco plantare si verifica un’introrotazione degli arti inferiori che può causare valgismo di ginocchia e dolore nella zona lombare della schiena. Inoltre da un punto di vista biomeccanico, un’errata conformazione del piede porta ad uno sviluppo del passo non fisiologico che va a caricare eccessivamente alcune strutture del piede portando alla formazione di tendinopatie.

Come correggere?

Nel caso di sindrome pronatoria nell’adulto non si può parlare di “correzione”, la correzione vera e propria si può ottenere solo nei bambini fino a fine maturazione ossea, nell’adulto si tratta di “contenimento”, ossia attraverso correzioni sul plantare si cerca di mettere in asse il piede in modo da alleviare sintomi dolorosi ed evitarne il peggioramento della pronazione.

Diagnosi della sindrome pronatoria

La diagnosi è visiva e viene effettuata da un medico ortopedico. Questo può eventualmente prescrivere
indagini strumentali per valutarne il grado di pronazione e le strutture coinvolte. Può risultare molto utile nella diagnosi e nella determinazione della sua biomeccanica anche un’analisi del passo disponibile presso la nostra struttura.

Trattamento

La maggior parte delle volte il trattamento è conservativo e consiste nella scelta di calzatura adeguata e nel trattamento mediante un’ortesi plantare.
La calzatura è importante che abbia un retropiede rigido in modo da contenere al meglio il retropiede. Il plantare consigliato per questa patologia è quello su calco in modo da poter andare a sostenere in modo preciso specifiche strutture dell’arco plantare.

La periostite: sintomi, cause e cura

La periostite è un processo infiammatorio del periostio, cioè la membrana connettivale che ricopre le ossa. Può interessare quindi un singolo osso, come nel caso della periostite tibiale, la forma più conosciuta e più comune, oppure più ossa.

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La tendinite alla caviglia: causa di fastidiosi dolori

Cos’è la tendinite?

La tendinite alla caviglia è l’infiammazione di uno o più tendini in quest’area. Questa può essere causata da un trauma alla caviglia di tipo acuto o cronico, un sovraccarico nell’area o una forma di artrite. Le persone che presentano maggior rischio di presentare questo disturbo sono gli sportivi che praticano attività con alta incidenza di infortuni alla caviglia ed al piede, come per esempio i calciatori, oppure coloro che praticano attività lavorative con movimenti stressanti per piedi ed arti inferiori o ancora chi indossa frequentemente scarpe molto strette a livello della caviglia.

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